Sant'Antioco
di Bisarcio
XI - XII Sec. - Ozieri (Sassari)
Notizie
Storiche
La
mole imponente della Basilica di Sant'Antioco di
Bisarcio domina, come un castello in un'altura, la
Piana
di Chilivani
.
L'edificio è una notevole espressione
dell'architettura romanica in Sardegna.
Munito di imponenti strutture in scura trachite di
cave locali, poggia, sul fianco che guarda a
meridione, su uno sperone roccioso, per brevi tratti a
strapiombo.
Sul lato Ovest e Nord-Ovest della fronte principale si
evidenziano ancor oggi i ruderi del complesso
vescovile e i resti dell'antico villaggio di Guisarcu(m),
centro importante e riconosciuto già nel periodo
della dominazione bizantina tra il VI e il VII Secolo.
La cattedrale fu sede della diocesi di Bisarchium dal
1063-1082 al 1503, compresa nella giurisdizione
territoriale del Giudicato di Torres.
Agli inizi del XIV Secolo, a causa della malaria che
imperversava, vi fu un graduale esodo delle
popolazioni di Bisarcio verso le colline e la Villa di
Ozieri. I vescovi in quegli anni abbandonarono
l'antica sede per stabilirsi nella nuova residenza.
Il Sinodo Diocesano di Bisarcio del 1437 si svolse
nella Chiesa di Santa Maria in Ozieri (v.
Amadu-Marongiu, 1976).
Nel Secolo XVI Bisarcio fu unita alla Diocesi di
Ottana e Castro, trasferita ad Alghero venne
sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica di questa
città fino al reintegramento avvenuto esattamente tre
secoli dopo, ad Ozieri, nel 1803.
Verso l'ultimo decennio del Secolo XI si regstra,
probabilmente dopo un violento incendio che devastò
per intero la cattedrale provocandone il crollo dei
muri e delle strutture portanti, un documento che
rinnova, per volontà del Giudice turritano Costantino
Lacon e della consorte Maria De Serra, una donazione a
favore della Camera Vescovile di Bisarcio.
L'atto, presumibilmente ha inteso creare implicitamente un fondo per la ricostruzione immediata dell'edificio; lo stesso attesta nel contempo l'esistenza di una prima cattedrale, precedente al 1090 che, semi distrutta, fu riscostruita entro il 1153 e completata del portico a due piani tra il 1168 e il 1174, anno in cui l'edificio fu consacrato al culto.Nel 1139, da più fonti, si ha menzione nei documenti del tempo di un Arderensis (v.F. Amadu,1963), probabilmente perchè la Camera Vescovile di Bisarcio, dopo l'incendio e per più di un cinquantennio, fu trasferita nella vicina Ardara, capitale del Giudicato Turritano.
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